A volere questa istituzione è il marchese Paolo Rescalli, proprietario della villa Subaglio, che fonda, completamente a proprie spese, la Compagnia Zappatori Pompieri e ne affida la direzione al conte Alessandro Della Torre di Rezzonico. Questo nome può sembrare inusuale, ma a quei tempi tutte le brigate antincendio si chiamavano così ed ancora oggi in Francia i Vigili del Fuoco si chiamano Sapeurs-Pompiers.
I vecchi pompieri meratesi si erano procurati l’appellativo di “giüdée de Meràa”, perché le divise da parata che indossavano nelle cerimonie prevedevano un elmo la cui punta ricordava nella forma i chiodi della croce.
Per fare sopravvivere questa importante istituzione, viene costituito il “Consorzio per l’uso delle macchine idrauliche all’estinzione degli incendi” fra i comuni di Merate, Brivio, Imbersago, Novate Brianza, Olgiate Molgora, Paderno d’Adda, Robbiate, Sabbioncello, Sartirana Brianza, Verderio Superiore, Verderio Inferiore, tutti del mandamento di Brivio; Cernusco Lombardone del mandamento di Missaglia. Da statuto il Consorzio ha durata di dodici anni ed è rinnovabile.
Alla prima scadenza, esce il comune di Brivio.
Alla seconda scadenza del Consorzio, escono Imbersago e Sartirana.
Alla terza scadenza, escono i comuni di Paderno e Verderio, ma non si conosce se si tratta di Verderio Inferiore o Superiore. Probabilmente ad una successiva scadenza, viene sciolto il Consorzio stesso.
Il comune di Merate risponde con una lettera al Prefetto che in città esiste ed è operativo un Corpo di Civici Pompieri.
Al comune di Merate, a seguito della riforma fascista, vengono accorpati i comuni di Novate, Sartirana e Sabbioncello. Per problemi di bilancio, inoltre, esso si convenziona con Lecco per l’effettuazione del servizio antincendio, per cui si ipotizza una temporanea chiusura del Corpo Civici Pompieri di Merate. Sono presenti richieste in tal senso anche al comune di Monza, ma mancano risposte di riscontro. Non è certo quindi se il Corpo sia stato effettivamente chiuso e per quanto tempo.
Con il R.D.L. 16 giugno 1938, n.1021 viene bandita dal vocabolario la parola “pompiere” e viene sostituita con “Vigile del Fuoco”.
Dopo i bombardamenti su Merate da parte dell’aviazione inglese, viene riaperto il Corpo dei Pompieri.
Il Corpo di Civici Pompieri è assorbito dal Corpo Nazionale Vigili del Fuoco; il Distaccamento di Merate passa alle dipendenze del XXV° Corpo Provinciale Vigili del Fuoco di Como. La sede è provvisoriamente posta nel cortile del Garage Casati, dove è posteggiata l’autopompa. Successivamente il Distaccamento è spostato nel cortile a est del vecchio municipio e l’addestramento professionale viene svolto nel cortile delle scuole elementari, come testimoniano le foto appese in sede.
Sempre in piena guerra, i pompieri meratesi pagano il loro primo tributo in vite umane. Le riforme legislative degli anni precedenti consentono che il personale volontario ed in congedo sia richiamato in servizio. Nell’agosto di quell’anno Milano è bombardata più volte e il Vigile Volontario Alberto Dozio (10/04/1904 – 15/08/1943) è richiamato in servizio presso il LII° Corpo Vigili del Fuoco di Milano. Durante questo richiamo, interviene in via Bigli per un incendio iniziato la sera del 14 agosto e la mattina del 15 rimane coinvolto in un crollo che gli è immediatamente fatale. Il comune di Milano, il 1° novembre dello stesso anno, gli conferisce alla memoria una medaglia d’oro di benemerenza.
In occasione della ricorrenza di Santa Barbara, Carlo Baslini detto “Cibi” compone la poesia in dialetto “Brindes ai noster pumpier”. La poesia è conservata presso il Distaccamento.
Nel mese di giugno viene inaugurata la sede sita in piazzetta San Bartolomeo, che, come si legge nella lapide posta in autorimessa, è “Sorta mercè l’interessamento: Sindaco di Merate – Ing. Mario Sala, Comandante Vigili del Fuoco Como – Ing. Egidio Palazzo, Comandante Dist. VV.F. Merate – Vig. Sc. Mario Milani”. Questa sede resterà operativa fino al maggio 2004.
A livello nazionale scompaiono i Corpi Provinciali, nascono i Comandi Provinciali.
Il Distaccamento viene chiuso per circa otto mesi, al momento sono sconosciuti i reali motivi.
Particolare è la lettera scritta dall’allora parroco di Paderno d’Adda don Giovanni Bianchi, nella quale tra l’altro si legge: “La fulminea vostra venuta ed intelligente prestazione svolta per l’incendio sviluppatosi vicino alla Chiesa Parrocchiale […]. Rimane a me l’ammirazione per la lodevole dedizione dei Militi […]”. Alla lettera è allegato un assegno di Lit. 50.000 (cifra considerevole a quei tempi), che però i Vigili non ritirano; decidono, con una lettera di risposta al Parroco, “di destinare l’importo per le opere della Sua Parrocchia ed in particolare, se Ella lo riterrà opportuno, per la sistemazione della Sacrestia”, chiedendo di potere trattenere l’assegno come ricordo da conservare con la lettera.
Ai Vigili del Fuoco volontari del Distaccamento meratese viene assegnato il Premio della Bontà, organizzato dal Giornale di Merate; i candidati al premio sono segnalati dalla popolazione.
A maggio i pompieri meratesi, con un gruppetto di amici, fondano l’associazione Amis di Pumpier de Meràa (Amici dei Pompieri di Merate), il cui scopo è quello di sostenere l’attività dei Vigili del Fuoco volontari e di promuovere la costruzione di una nuove sede del Distaccamento cittadino. L’idea di costituire questa associazione nasce l’anno precedente e comincia a concretizzarsi durante la festa di Santa Barbara; proprio in quella occasione si decide il nome in dialetto, ispirato dalla poesia che Carlo Baslini scrisse nel 1949.
A seguito dell’istituzione della nuova provincia di Lecco, il Distaccamento passa sotto la giurisdizione di questo Comando Provinciale.
L’amministrazione comunale assegna al Capo Squadra Volontario in congedo Luigi Colombo l’Ambrogino, un premio locale, quale “Fulgido esempio di dedizione al prossimo e senso civico. Da 37 anni arruolato nel Corpo dei Pompieri di Merate, ha sempre svolto il suo incarico con impegno e spirito di sacrificio”. Egli dedica il riconoscimento all’impegno e sacrificio quotidiano che i tutti i pompieri svolgono al servizio della cittadinanza.
Il 29 maggio si inaugura l’attuale sede, grazie agli sforzi dell’associazione fondata dieci anni prima.