L’idea di costituire una associazione meratese che sostenga i locali Vigili del Fuoco Volontari e che con loro collabori alla diffusione dell’educazione all’emergenza comincia a sentirsi come esigenza molti anni fa, ma solo nel 1994 riesce a diventare realtà.
Hemm vorüü festeggià sti nost pompier
con cazzoeula e polenta, a la carlona;
l’è on Corp minga fondaa domà de jer,
ma dal Marches Rescall, anima bona,
che l’ha dotaa Meraa – coi musicant –
d’on Corp de bej pompier con elmo e idrant.
Me regordi di vecc, s’eri on bagaj:
allora el comandant l’era el Formiga
e con lu el barbison di Fumagaj,
ed eren propri bej, tucc dritt in riga…
ma voeuri regordà col coeur in man
anca el pompier ch’è borlaa gió a Milan.
Adess semm chì, se minga tucc Piattej,
almeno de Meraa per elezion,
per fà on brindes ai noster car fradej,
che a sôra al foeugh hinn propri di campion,
e, minga d’acqua cert d’on fontanin,
el biccer alzaremm pien de bon vin.
Merate, 1949. Carlo Baslini
Il nome dell’associazione, che può sembrare strano, ha un’origine ben precisa che si ricollega alla realtà dei Vigili del Fuoco Volontari di Merate.
Occorre sapere che i Vigili del Fuoco italiani hanno come patrona Santa Barbara, che si festeggia il 4 dicembre. Naturalmente anche i nostri pompieri si ritrovano ogni anno intorno alla tavola con i loro amici sostenitori, per festeggiare ed onorare la santa.
Nell’occasione di una di queste ricorrenze, per la precisione nel dicembre 1949, uno di questi amici dei pompieri (Carlo Baslini, detto “Cibi”) compone la poesia in dialetto “Brindes ai noster pompier”, la cui pergamena originale è incorniciata e conservata nel Distaccamento dei Vigili del Fuoco di Merate, a ricordo dell’evento.
Ben 44 anni dopo, durante la festa di Santa Barbara del 1993, comincia a concretizzarsi l’idea di fondare una associazione per gli scopi sopra citati. In uno degli incontri successivi, mentre si cerca un nome per la costituenda associazione, a qualcuno cade l’occhio sul quadro contenente la poesia in dialetto e si propone parte del titolo del componimento come nome da adottare; in breve il nome da “Noster pompier” si trasforma in “Noster pumpier de Meràa”.
Con questo nome si vogliono celebrare le caratteristiche della tradizione: laboriosità, spirito di sacrificio e altruismo, doti che da sempre contraddistinguono i pompieri. Infine, poichè ci sono anche gli “amici“, quando ci si ritrova dal notaio per fondare l’associazione, viene scelto il nome definitivo “Amis di Pumpier de Meràa”.
È il 21 maggio 1994.
Nell’arco di questi quasi vent’anni è riuscita a realizzare la costruzione del Centro Polifunzionale di Emergenza (in cui ha sede il Distaccamento dal 2004 e gli stessi uffici dell’associazione comprensivi della sala eventi), oltre all’acquisto e successiva donazione di una serie di attrezzature per il soccorso tecnico urgente. Ha infatti donato un gruppo taglio e un taglia-pedali per il soccorso su incidente stradale, un gruppo elettrogeno, una motopompa per gli allagamenti e un sistema radio per la sicurezza degli operatori durante il soccorso.
Il prossimo grande progetto dell’associazione, per il quale è già iniziata la raccolta fondi, riguarda l’ampliamento della caserma e la costruzione di un castello di manovra per l’addestramento.
Gli Amis di Pumpier de Meràa, sotto la cui egida è impegnato anche il gruppo Allievi, sono infine il motore di tante iniziative nel corso dell’anno che coinvolgono direttamente il pubblico insieme ai Vigili del Fuoco di Merate, come la consueta festa annuale ai primi di settembre (l’ormai famoso Fire Party) e la gestione del Percorso Pompierini in occasione di numerosi eventi pubblici.